“Tre civette sul comò” è la prima produzione teatrale della Scuola di Recitazione della Calabria, andata in scena l’ 1 luglio 2018, alle ore 21:00 presso il Cineteatro “Rocco Gentile” di Cittanova.
“Tre Civette sul Comò” è un sapiente mix tra comicità e nonsense, per la regia di Dimi de Delphes. Un evento di assoluta qualità, con la prestigiosa collaborazione del Direttore di Scena Paolo Merlini, vero punto di riferimento per il teatro italiano. Sul palco, a dare forma alla narrazione, le attrici e diplomate della Scuola di Recitazione: Annalisa Schiavone, Caterina Filardo e Domiziana Sapone.

“Tre civette sul comò”, scritto da Romeo De Baggis, non presenta azioni, ma dialoghi stralunati, irreali, al limite del demenziale. Un percorso costruito sulla percezione di se stessi e dell’altro, che mette lo spettatore di fronte ad una realtà improbabile ma tutto sommato possibile. Protagoniste della pièce sono
tre anziane sorelle, economicamente povere: l’eccentrica Agnese (Domiziana Sapone), la cui follia è degna di uno dei migliori personaggi del cabaret; la premurosa e dolcemente svagata Virginia (Caterina Filardo), che, pur essendo cieca, riesce a sbrigare tutte le faccende domestiche; la “futurista” Matilde (Annalisa Schiavone), sempre alla ricerca di una eleganza nell’abbigliamento, che ormai non può più permettersi.
“La prima produzione firmata SRC rappresenta un salto di qualità notevole nell’offerta culturale della Scuola al territorio – spiega il Direttore Walter Cordopatri -. Un lavoro maturato all’interno delle nostre aule, coadiuvato da eccellenze del panorama artistico nazionale e internazionale, e proiettato ad una crescita complessiva del percorso didattico, sociale e culturale del nostro progetto. La regia di Dimi de Delphes e la Direzione di Scena di Paolo Merini, tratteggiano i contorni di uno spettacolo importante, di spessore, adatto ai palcoscenici più significativi. Senza dubbio, la prima produzione SRC nasce nel
solco di un fermento artistico che è destinato a dispiegarsi con maggiore forza nel futuro”. 

Una parte dell’incasso è stato devoluto all’Associazione “Libera”.