Iniziare il Triennio Accademico di formazione attoriale richiede passione, voglia di imparare, mettersi in gioco e in discussione. Francesco Mansueto, Lara Cardone e Sara Martino, in questi anni hanno studiato con impegno e costanza. Hanno affinato le loro abilità portandole sul palco e davanti la macchina da presa dimostrando come i sogni possano guidare la realtà che viviamo aiutandoci ad affrontarne le sfide.

In questa intervista Francesco, Lara e Sara hanno condiviso con noi alcuni passi del loro cammino nella recitazione, dall’inizio del loro percorso accademico fino al diploma alla SRC.

Come descriveresti il tuo percorso accademico alla SRC?
Francesco
Definirei il mio percorso accademico alla SRC tortuoso e stimolante allo stesso tempo. La pandemia ha di certo reso tutto più complesso, ma ha anche costretto noi allievi a lavorare sempre di più, in modo da non rimanere travolti. Abbiamo ricevuto tutto il sostegno possibile dal corpo docenti e da tutto lo staff SRC, senza il quale non saremmo qui a parlare di quest’esperienza.
Lara
Sono entrata alla SRC per caso, facendo il provino per puro spirito avventuriero per poi ritrovarmi allieva in corsa del Triennio. Ho iniziato con un po’ di ritardo e la Scuola ha riposto tanta fiducia in me. Ho lavorato sodo, ho recuperato e ho continuato il percorso fino in fondo insieme ai miei colleghi.
Sara
È stato un percorso intenso sia fisicamente sia mentalmente, che mi ha permesso di studiare concretamente la recitazione. Grazie alla professionalità degli insegnanti ho lavorato su di me, sono riuscita a essere me stessa sulla scena e nello stesso tempo a interpretare qualcuno di totalmente diverso. Quando mi chiedono perché ho scelto di recitare rispondo “per imparare a non recitare” e credo che la chiave sia proprio essere naturali e veri soprattutto quando si interpreta un personaggio.

Quali sono stati i momenti più significativi durante il Triennio?
Francesco
Identificare alcuni dei momenti significativi nel triennio non è semplice, perché le esperienze sono state centinaia e tutte molto impattanti. Sicuramente gli spettacoli, soprattutto la loro preparazione, e gli stage più duri mi hanno segnato particolarmente. Gli eventi che più mi sono rimasti dentro però, sono le lunghe discussioni sulla formazione, sul lavoro e sulla vita che si sono create naturalmente con i membri del corpo docenti, e che, credo, mi abbiano portato a crescere non solo in campo accademico, ma anche e soprattutto come persona.
Lara
Di momenti significativi ce ne sono stati molti. I più importanti credo siano stati proprio quelli passati con i miei colleghi. Porterò ogni istante nel cuore: la complicità, l’affiatamento e il volersi bene, emozioni sempre presenti fra di noi. E poi le prove dello spettacolo “Zero” e di “The Life Syndrom”, qui i docenti ci hanno messo alla prova tirando fuori il meglio di noi e il nostro spirito di squadra.
Sara

I momenti più significativi che mi porto dietro sono sicuramente quelli con i miei colleghi durante le lezioni e dietro le quinte perché lì davvero siamo tutti insieme impegnati per raggiungere lo stesso obiettivo. Devo dire che da subito c’è stata complicità con tutti e dal confronto con loro ho imparato molto. Credo che  facendo recitazione si possa capire parecchio delle persone che ti circondano ed è importante. Ho apprezzato molto anche tutte le esperienze all’aperto come le lezioni di equitazione perché mi hanno permesso di entrare in contatto con la natura e di riflettere su quello che ci circonda.

In che modo la Scuola di Recitazione della Calabria ha contribuito a farti crescere e migliorare?
Francesco

Il dilemma di ogni attore, o aspirante tale, è quello di non sapere quando e in che modo potrà definirsi effettivamente “attore”. La crescita che inevitabilmente arriva a chi segue un percorso accademico in una scuola di recitazione, è la comprensione del fatto che non si conosce mai abbastanza, soprattutto negli ambiti in cui si è più esperti o versati. In questi tre anni ho imparato moltissimo da ogni docente.
Lara
Devo dire un grazie sincero alla SRC per aver creduto in me dandomi fiducia e la possibilità di poter far parte di una realtà come questa. È stato un percorso di passione in cui mi sono messa alla prova costantemente. Tutto questo non ha fatto altro che spingermi a migliorare e mi ha fatto capire che inseguire i propri sogni non è mai tempo perso.
Sara

La SRC mi ha insegnato prima di tutto che per inseguire un sogno non è sempre necessario lasciare la propria terra anzi, valorizzare la Calabria con l’arte della recitazione è stato un bell’inizio per me. Inevitabilmente sono cresciuta sia dal punto di vista personale perché viaggiando tutti i giorni dovevo organizzarmi le giornate con maggiore responsabilità e professionalmente perché mi ha fornito tutti gli elementi necessari affinché tutto questo potesse diventare un mestiere  e non solo una passione. Ringrazio nuovamente la SRC perché dal primo provino ha percepito qualcosa di bello in me e mi ha dato l’opportunità di imparare a riconoscerlo e metterlo a frutto.

Cosa ti porti dietro dalle esperienze dei cortometraggi e degli spettacoli teatrali degli ultimi due anni?
Francesco

Dai cortometraggi e dagli spettacoli degli ultimi due anni porto con me una consapevolezza maggiore del mondo del lavoro nel campo della recitazione: i tempi di preparazione, i costi di ogni elemento e i sacrifici che si compiono prima della messa in scena di uno spettacolo sono enormi e sconosciuti a chi non ha mai preso parte a un’iniziativa del genere. Sul set, come sul palco, l’attenzione ai particolari è giustamente maniacale, e nonostante ciò, c’è sempre qualcosa che non va come pianificato, per questo la collaborazione è la chiave.
Lara
Questi progetti sono stati un susseguirsi di emozioni. L’esperienza di lavorare con Giorgio Colangeli è qualcosa che sicuramente porterò per sempre con me e sono onorata di aver avuto questa occasione. Un’altra parte magica sono stati i dietro le quinte. Dietro le quinte di ogni spettacolo c’è stato un mondo: l’agitazione, il “merda, merda, merda” insieme ai compagni, l’adrenalina e poi finalmente l’entrata in scena e sapere di dover dare il 100% e divertirsi. Durante i due giorni di set per il cortometraggio “The Life Syndrome” abbiamo avuto la fortuna di lavorare in sintonia con tutta la troupe, dal fonico alla regia e tutte le altre persone che hanno contribuito a rendere tutto unico e speciale.

Sara
Gli spettacoli teatrali e il cortometraggio sono stati una bella sfida motivante perché ho messo in pratica tutte le discipline studiate. Ho sempre vissuto le performance con molta sicurezza e consapevolezza perché il pubblico mi dà sempre l’adrenalina giusta. Così è stato ad esempio per “Zero” esperienza indimenticabile. Con il cortometraggio di diploma “The Life Syndrome” in cui per la prima volta sono stata davanti la macchina da presa con Giorgio Colangeli. Non poteva andare meglio di così! Tra un ciak e l’altro lo osservavo e devo dire che mi ha aiutata molto a capire come preparare le scene e come gestire la concentrazione. Girare il corto è stato un mix di emozioni perché è stata la conclusione di tutto il mio percorso.

Perché un/a giovane come te dovrebbe partecipare alle audizioni per entrare alla SRC?
Francesco
Frequentare la SRC vuol dire imparare, aprirsi al mondo e fare tanta esperienza. Una scuola di recitazione è utile a chiunque, perché porta a osservare il mondo e le persone che lo abitano in maniera acuta, oltre che a migliorare ampiamente la conoscenza di sé stessi. La SRC è un’opportunità per chi come me si trova in Calabria e pensa di non poter riuscire a raggiungere i propri sogni perché è nato nel posto sbagliato. La Calabria è innanzitutto un luogo pregno di storia e cultura, e la SRC ne valorizza gli artisti in moltissimi campi e discipline, senza avere nulla da invidiare ai corsi delle altre scuole italiane. Infine, la Scuola di Recitazione della Calabria è un luogo dove trovare una seconda famiglia, delle persone che con la professionalità di una lezione dimostrano la cura e la premura di un parente vicino.
Lara
Sicuramente è un’esperienza da non perdere. La SRC ti dà la possibilità di entrare in contatto con un mondo che nel nostro territorio è difficile da approcciare. 
Si ha modo di toccare con mano il mondo del lavoro e si riescono a instaurare dei rapporti al di là del solo nucleo professionale e lavorativo. Si è uniti tutti dall’amore per l’arte e per questo mondo meraviglioso.
Sara
Consiglio a qualsiasi giovane appassionato di teatro e cinema, e non, di entrare in contatto con la SRC e provare l’audizione perché è un modo per mettersi alla propria e sviluppare creatività ed empatia. Il percorso nella Scuola può aiutare sia chi si sente vicino al mondo della recitazione, sia chi vuole “semplicemente” lavorare su se stesso, ad esempio per superare la timidezza. La SRC è sicuramente una grande opportunità di formazione e di crescita per tutti.

Sono aperte le iscrizioni per il Triennio Accademico 2024/2027, partecipa alle Audizioni per entrare alla SRC. Studia con noi!